Gli antichi mestieri protagonisti dell'iniziativa "Presepi di un tempo. Arti e mestieri" che si svolgerà a Vermiglio dal 7 dicembre all'Epifania.
Un modo per ricordare appunto i lavori di un tempo e aprire luoghi dove una volta si lavorava. In particolare, a Fraviano si potranno vedere degli omini di fieno che ricordano i lavori del passato, legati ad agricoltura, allevamento ed artigianato.
Sempre a Fraviano ci sarà il presepe in movimento in piazza, mentre da segnalare (vedete anche sulla locandina) a Cortina l'apertura della bottega del Fantino e del "Casel" ovvero il caseificio dove un tempo si lavorava il latte.
Luoghi che narrano il passato di Vermiglio, che in questo modo vengono valorizzati. Un componente importante ad esempio per il presepe in piazza è il legno, utilizzato ad esempio per le casette. A proposito di legno, dove oggi si trova il polo culturale esisteva fino a qualche decennio fa la segheria di Vermiglio. Un luogo che fu determinante per i vermigliani che riuscirono a tornare da Mitterndorf, ovvero il luogo in cui furono forzatamente mandati nel 1915, essendo una popolazione sul confine con l'Italia. Un luogo in Austria di fame, freddo, morte per molti vermigliani, da cui uscirono per trovare Vermiglio bombardata e saccheggiata. Proprio dalla segheria, allora, uscirono le prime assi per ricostruire le case e gli edifici del paese, cercando in questo modo di aiutare le famiglie e la popolazione a ricominciare.
Per gli omini di fieno ci sono anche quelli che il legno lo lavoravano, come i falegnami.
Un viaggio tra i presepi per le vie di Vermiglio per scoprire i lavori e i luoghi di lavoro di una volta, con un occhio di riguardo proprio per il legno, da sempre un materiale molto usato in montagna, che, come detto, ha anche un ruolo importante nella storia di Vermiglio e la sua rinascita.