L'EMPIRE
STATE BUILDING, completato
nel 1931, per 40 anni è stato l'edificio più alto del mondo.
Michael Green, architetto, ha riprogettato questo edificio interamente
usando il legno.
Ecco
alcuni dettagli dal sito Architettra Ecosostenibile
Mentre
le costruzioni in legno di oggi raramente superano certi canoni,
soprattutto per via delle norme tecniche costruttive che oramai
risultano obsolete, la versione rivisitata dell’Empire State
Building si avvale di pratiche ingegneristiche innovative per
rispecchiare la dimensione e la forma del suo precedente.
Costruito
nel 1931, l'originale Empire State Building ha rappresentato una
svolta fondamentale per le costruzioni in acciaio, il modo di
progettarle e di pensarle. Riproporre la “torre” in un modo così
radicale significa dimostrare che il legno ha tutto il potenziale per
diventare l'acciaio
del XXI secolo.
Le
dimensioni complessive dell’edificio, la distanza interpiano e
l’interasse tra i pilastri risultano le stesse del progetto
originale.
I pilastri sono
strutturalmente monolitici per 6 piani e sono collegati da travi
scatolari che irrigidiscono la struttura sul lato corto
dell’edificio. All’interno di questi scatolari sono alloggiati
diversi cavi che hanno anch’essi il compito di legare la struttura
verticale.
Nonostante
l’imponenza della struttura,
il trasporto dei materiali per la costruzione
di un edificio del genere costerebbe meno rispetto a quello di altri
materiali e metodi. La scelta di un sistema di elementi in legno
prefabbricati è meno costosa e più efficiente.
A differenza degli altri
materiali strutturali, il legno non deve essere coperto e può
rimanere a vista
come finitura degli interni, offrendo un bellissimo ambiente caldo e
confortevole; in caso di incendio (carbonizzazione a circa 0.7 mm al
minuto) la superficie carbonizzata protegge il prodotto e lo isola.
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