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martedì 22 febbraio 2011

PREMIO ARGE ALP ENERGIE RINNOVABILI CERCASI COMUNI VIRTUOSI


Questo breve video parla di un Comune virtuoso che utilizza la tecnologia Led per l'illuminazione. Per i Comuni un altro incentivo ad essere virtuosi è il premio Arge Alp di cui parlo qui sotto.

C'è tempo fino al 31 marzo per i Comuni per candidarsi al Premio Arge Alp per le energie rinnovabili. Il premio è destinato a quei Comuni che si sono distinti per l'applicazioni di energie rinnovabili con risultati concreti e misurabili, che possano essere da modello per altri Comuni dell'arco alpino.


Saranno consegnati tre premi, per un totale di 20.000 euro, così ripartiti: 10.000 al primo, 6.500 al secondo e 3.500 al terzo. 

La documentazione da presentare è scaricabile sul sito di Argealp.La candidatura va effettuata per via elettronica e deve essere presentata a nome dell'ente responsabile. Indirizzo, e-mail e numero di telefono devono essere specificate da ciascuna regione membro!

Sarà valutata la quota di produzione annua pro capite di energia da fonti rinnovabili all'interno del comune (kWh / abitante e anno), indipendentemente dal fatto che il proprietario o gestore dell'impianto sia il comune o un terzo. Le tipologie di impianto valutate per la produzione di e-nergie rinnovabili sono impianti microidroelettrici (fino a 10 MW di potenza nominale), impianti di biogas, centrali termoelettriche a biomassa (biomassa solida), centrali termiche a biomassa (biomassa solida), impianti individuali a biomassa, biomassa liquida (solo uso termico, non mo-bilità), impianti solari termici, impianti fotovoltaici ed impianti di energia eolica.

 La valutazione viene effettuata in modo puramente matematico in base ai dati forniti, per ogni comune viene calcolata una quota di MWh per abitante. In base alla quota risultante ogni regione ARGE ALP stila una graduatoria dei comuni. I primi tre classificati di ogni regione passano alla selezione finale; la giuria si riunirà a metà maggio a Salisburgo. La premiazione avrà luogo il 1° luglio 2011 durante la conferenza dei Capi di Governo ARGE ALP a Zell am See (Salisburgo).

Attualmente fanno parte dell'ARGE ALP la Baviera, i Grigioni, la Lombardia, il Salisburghese, il Canton S. Gallo, l'Alto Adige, il Canton Ticino, il Tirolo, il Trentino e il Vorarlberg. Come prima associazione transfrontaliera di regioni, essa ha spianato la strada per il sorgere di una nuova consapevolezza delle Regioni d'Europa. Dalla sua fondazione nel 1972, i suoi membri s'impegnano per il continuo sviluppo del territorio alpino. Le innumerevoli problematiche relative allo sviluppo economico, ambientale e sociale non si fermano di fronte ai confini nazionali. Ecco perché l'ARGE ALP si prefigge come scopo quello di affrontare, mediante una collaborazione transfrontaliera, problemi e propositi comuni, in particolare in ambito ecologico, culturale, sociale ed economico, nonché di promuovere la comprensione reciproca dei popoli dell'arco alpino e di rafforzare il senso della comune responsabilità per lo spazio vitale delle Alp.







BioEnergyItaly a Cremona

Dal 18 al 20 marzo da non perdere l'appuntamento con "BioEnergyItaly" che si svolgerà al Quartiere fieristico di Cremona (orario 9-18).

Di cosa parlerà?

La fiera approfondirà temi quali biogas, fotovoltaico, solare, geotermico, biomasse solide e legnose, l'utilizzo dei sottoprodotti dell’industria alimentare, la produzione di energia da fonti rinnovabili.


Dal sito:

"Stiamo assistendo in tutta Europa ad una vera e propria rivoluzione energetica: in 10 anni la produzione di energia da fonti rinnovabili è quasi raddoppiata, e ogni anno si fanno investimenti superiori ai 30 miliardi di euro in questo settore. BioEnergy Italy nasce con l’obiettivo di fornire a tutte le realtà coinvolte in questo settore uno strumento per sfruttarne al massimo le potenzialità e ampliare il proprio business a livello internazionale. "

Per saperne di più ecco il link:

BioEnergyItaly

martedì 15 febbraio 2011

Certificazione energetica ACE Provincia di Trento

Novità dalla Provincia autonoma di Trento in merito alla certificazione energetica: sono stati rilasciati i primi certificati per gli edifici, in ottemperanza alla legge urbanistica provinciale. Riporto qui di seguito il comunicato dell'Ufficio stampa in merito a questa iniziativa, che riassume di cosa si tratta, a cosa serve e la validità del certificato:


"Saranno presto 400 i Certificatori energetici iscritti all'elenco ODATECH

In questi giorni cominciano ad essere rilasciati i primi Attestati di Certificazione Energetica (ACE) legalmente validi secondo le normative della Provincia Autonoma di Trento.

Arriva così a compimento una previsione della Legge provinciale n. 1 del 2 marzo 2008 (Legge urbanistica) che, in attuazione di una direttiva europea, istituiva in provincia la certificazione energetica degli edifici.

Gli ACE vengono rilasciati dai Certificatori energetici, tecnici qualificati nel settore dell’efficienza energetica degli edifici, che risultano iscritti ad un apposito Elenco. Il rilascio dei certificati avviene secondo una procedura telematica costruita da ODATECH, un organismo costituito a Rovereto dagli Ordini professionali, dalle Associazioni di categoria, dal Distretto Habitech e dalla Federazione delle Cooperative.

A tutt’oggi sono circa 250 i Certificatori energetici iscritti all’Elenco di ODATECH e altri 150 circa stanno completando il proprio percorso formativo.

Ricordiamo, in sintesi, il quadro normativo che si sta attuando in Provincia.

Il certificato energetico: cos'è.

L’ Attestato di Certificazione Energetica è il documento che indica il consumo di un edificio o di un appartamento mediante il valore e la classe di appartenenza. Secondo il Regolamento in vigore, le classi energetiche significative sono (in ordine crescente): B+ (fino a 50 kWh/m2a), A (fino a 40 kWh/m2a), A+ (fino a 30 kWh/m2a). A partire dal 1 Novembre 2009, la classe energetica minima prevista per gli edifici di nuova costruzione è la B, che prevede un consumo inferiore a 60 chilowattora per metro quadrato.(per maggiori informazioni: www.energia.provincia.tn.it/certificazione_edifici)

Nell'Attestato di Certificazione Energetica sono riportati il fabbisogno specifico globale di energia, il fabbisogno specifico per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda per uso igienico-sanitario, la stima delle emissioni di CO2, la classe energetica di appartenenza nonchè eventuali raccomandazioni per il miglioramento del rendimento energetico in termini di costi-benefici. In tal modo, l’ACE consente ai cittadini di valutare e raffrontare la prestazione energetica dell’edificio, espressa in chilowattora per metro quadrato, e di valutarne i costi da sostenere.

Interventi soggetti alla certificazione energetica.

La certificazione energetica degli edifici secondo le procedure provinciali è obbligatoria, a partire dal 14 luglio 2010, nei seguenti casi: edifici di nuova costruzione; sostituzione edilizia; demolizione e ricostruzione; ampliamenti di volumi superiori del 20 per cento del volume esistente, limitatamente al volume nuovo; ristrutturazione integrale degli elementi dell'involucro edilizio, in caso di superficie utile maggiore di 500 metri quadrati. Il certificato deve essere inoltre prodotto, ai sensi della normativa nazionale, anche nel caso di compravendita e locazione di immobili e di singole unità immobiliari.

A cosa serve il certificato.


La certificazione energetica degli edifici è finalizzata a migliorare la trasparenza del mercato immobiliare, fornendo agli acquirenti ed ai locatari di immobili un'informazione oggettiva sui consumi energetici dell’abitazione acquistata. Informare e rendere edotti i proprietari di un immobile, relativamente al costo energetico legato alla conduzione del proprio “sistema edilizio”, è importante anche perché incoraggia interventi migliorativi dell’efficienza energetica, con evidenti ricadute positive sulla gestione, sulle emissioni in atmosfera e pure sul valore dell’immobile sul mercato. La certificazione energetica, consentendo all’acquirente di conoscere preventivamente i costi di conduzione dell’immobile stesso e gli permette di valutare se gli conviene o meno spendere di più per un prodotto migliore dal punto di vista della gestione e della manutenzione. I proprietari che apportano migliorie energetiche importanti, ma poco visibili, come isolamenti di muri, tetti, etc., possono veder riconosciuti e valorizzati i loro investimenti.

La certificazione energetica, inoltre, diventa uno strumento indispensabile per altre politiche di settore:

agevolazioni urbanistiche (maggiori volumi edificabili, minori costi di concessione);

accesso ai contributi provinciali a fondo perduto ai fini della legge provinciale sull'energia L.p.14/80;

accesso ai contributi statali (detrazioni del 55%)

Chi rilascia il certificato energetico.

L'attestato di certificazione energetica è un documento ufficiale che è redatto e rilasciato dai Certificatori inseriti in appositi elenchi. In questo momento l’unico elenco disponibile per la provincia è gestito da ODATECH (www.odatech.it), con sede a Rovereto.

Validità del certificato.

Il certificato ha una validità di 10 anni ed è aggiornato ad ogni intervento che modifica la prestazione energetica dell'edificio e dell'impianto.

Entrata in vigore.

La certificazione energetica secondo le normative provinciali è obbligatoria dal 14 luglio 2010."


Per saperne di più cliccate su questo collegamento:


Agenzia provinciale per l'energia








Qualità Parco per strutture ricettive








Si chiama Qualità Parco ed è un progetto del Parco naturale Adamello Brenta, che lo porta avanti da anni coinvolgendo alberghi, garnì, campeggi ma anche scuole. Si tratta di un attestazione che assegna un marchio, appunto il "Qualità Parco" alle strutture che si sono distinte, e intendono continuare a farlo, per la tutela dell'ambiente grazie a tutta una serie di accorgimenti negli edifici. Recentemente sei nuove strutture ricettive hanno ottenuto il riconoscimento.


Sono 4 hotel e 2 strutture tipiche, per la val di Sole l’AlpHotel Taller di Folgarida e l'Alpholiday Wellness & Fun di Dimaro, per la val di Non l'Antica residenza de Poda di Flavon, quindi il Majestic Mountain Charme Hotel di Madonna di Campiglio, l’Hotel Garnì Villanova di Molveno e la Casa Natura Villa Santi di Montagne. 
 
 
Tra i requisiti richiesti, per quanto concerne la gestione energetica, viene richiesto se l'hotel (o altra struttura) 
 presenta un'isolazione adatta, se si è pensato ad un illuminazione a basso consumo, se si utilizzano fonti di energia alternative come il fotovoltaico o il solare. Requisiti identici vengono richiesti anche per gli istituti scolastici.
 
Per saperne di più visitate la pagina del Parco.
 

giovedì 10 febbraio 2011

Costruzione di una baita in miniatura

Dopo aver parlato del progetto "Baite Cleantech" presentato recentemente a Trento, ecco alcuni video sulla creazione di una baita in miniatura!


























lunedì 7 febbraio 2011

IN TRENTINO LE BAITE CLEANTECH

Appuntamento per mercoledì 9 febbraio ore 17 all'aula magna del polo tecnologico ed universitario "F. Ferrari" a Povo di Trento per un primo confronto su uno dei progetti più innovativi cui si sta lavorando in Trentino. "Baite cleantech in Trentino" è il titolo dell'appuntamento che permetterà il confronto degli esperti e degli amministratori attorno ad un tema che abbina elementi apparentemente distanti anni luce: le baite di montagna da una parte, le tecnologie innovative dall'altra. Destinate ad incontrarsi attorno a pratiche di turismo sostenibile.

Spiega il comunicato stampa della Provincia in merito al progetto:


"Il progetto Baite - a cura dell'Assessorato all'urbanistica e agli enti locali della Provincia autonoma di Trento - è stato predisposto in particolare grazie alle sollecitazioni e alle esigenze emerse dai territori delle valli dei Mocheni-Bersntol, Tesino, Vanoi e Chiese. Tutti territori accomunati da potenzialità turistiche non compiutamente espresse e che hanno individuato nel patrimonio di edilizia rurale disponibile (le baite, appunto) un possibile volano per lo sviluppo sostenibile in chiave turistica.

Il progetto punta quindi al recupero, alla conservazione e alla valorizzazione di un limitato numero di edifici del patrimonio rurale tradizionale esistente. Un recupero da farsi con l’utilizzo di sistemi e tecnologie innovative in materia di informazione e comunicazione, di edilizia sostenibile e di energie rinnovabili, per un loro utilizzo a fini turistici e con la proposta di un’offerta ricettiva innovativa, capace di rispondere ad una domanda che è sempre più attenta alle forme di turismo eco-sostenibile.

Per la realizzazione di questo progetto è necessario il coinvolgimento di diversi saperi, da quelli tradizionali di usi e abitudini delle comunità, a quelli istituzionali fino a quelli tecnologici.

Parlare di baite cleantech significa dunque puntare a diversi risultati. Si va dallo sviluppo di alcune aree sottoutilizzate del Trentino ad alta potenzialità turistica alla tutela dell'architettura tradizionale montana; si passa dal presidio dell'ambiente, attraverso il recupero della funzionalità di queste strutture in relazione all’ambiente e al territorio alla dotazione di strutture di sistemi e tecnologie innovative tali da garantire la massima indipendenza possibile dal punto di vista energetico. Non ultimo: si punta alla creazione di un nuovo modello di progettazione, intervento e gestione sostenibile di strutture montane.

Il progetto, pertanto, sta sempre più assumendo caratteristiche che lo identificano come uno dei nuovi paradigmi in grado di conciliare salvaguardia dell’ambiente e sviluppo sostenibile.

Proprio per queste ragioni, la realizzazione del progetto necessita sempre più di una visione condivisa e concertata con la comunità locale. La delicatezza del tema e l’interesse fin qui manifestato hanno portato alla decisione di un primo momento pubblico di confronto.

D'altronde proprio la legge provinciale sugli interventi per la valorizzazione del patrimonio di edilizia tradizionale esistente con l'impiego di sistemi e tecnologie innovativi, ha definito il quadro normativo per la realizzazione del progetto. In questa prima fase è prevista la realizzazione di due interventi dimostrativi su edifici di proprietà pubblica, uno nella valle del Vanoi e uno nella valle del Chiese, con la proposta di soluzioni tecnologiche alternative, in modo che le baite così recuperate abbiano il soddisfacimento del fabbisogno energetico e rendano visibili nel contempo le modalità di intervento dal punto di vista architettonico.

Il coordinamento dell’intero progetto è in capo alla Provincia autonoma di Trento con la collaborazione di Trentino Sviluppo. La prima fase di attuazione del progetto prevede l'individuazione dei due immobili oggetto dell’intervento; l'affidamento degli incarichi di progettazione a architetti di chiara fama per il recupero delle due baite (entro il 2011); il censimento e la schedatura del patrimonio disponibile, sulla base di manifestazioni d’interesse dei proprietari; l'emanazione di un bando pubblico per l’individuazione degli immobili (si calcola che siano circa 120) che saranno oggetto di intervento nella seconda fase del progetto (entro il 2012).

Per le funzioni di indirizzo, consultive e di monitoraggio delle attività, è stato inoltre costituito un gruppo di lavoro che vede riuniti professionalità interne alla Provincia autonoma, all’Università degli studi di Trento e alla Fondazione Bruno Kessler.

Per i progetti di recupero delle due baite sono stati individuati professionisti con qualificanti esperienze maturate e comprovata professionalità acquisita nel campo dell’architettura sostenibile, del design e delle innovazioni tecnologiche: l’architetto Matteo Thun, con studio in Milano, e l’ingegner Carlo Ratti, con studio in Torino. E proprio Thun e Ratti saranno tra i protagonisti del confronto di mercoledì prossimo. Il primo parlerà del progetto baita nella zona del Vanoi, il secondo di quello del Chiese. L'introduzione e le conclusioni saranno affidate all'assessore provinciale all'urbanistica Mauro Gilmozzi, mentre il progetto baite nel suo complesso sarà affrontato da Diego Loner."





martedì 1 febbraio 2011

PIATTAFORMA XCLIMA EUROPE



Xclimaeurope è una piattaforma luogo d'incontro di varie esperienze e professionalità che condividono il loro sapere al fine di mettere a disposizione strumenti pratici per l'analisi e il calcolo del risparmio energetico negli edifici e in generale per la tutela dell'ambiente.

Per utilizzare la piattaforma è necessaria solo una connessione Internet e l'iscrizione e le applicazioni di base sono gratuite.

Per la formazione Xclimaeurope propone corsi on-line, prenotabili, e mette a disposizione risorse come il software Docetpro 2010, software di simulazione a bilanci mensili finalizzato alla certificazione e alla diagnosi energetica degli edifici; come tale lo strumento produce il certificato energetico, come previsto dalle Linee Guida Nazionali per la Certificazione Energetica degli Edifici.

DOCETpro 2010 può essere utilizzato per la valutazione energetica di edifici sia esistenti che di nuova costruzione, per tutte le destinazioni d’uso definite dal DPR 412/93; permette di eseguire sia la valutazione A1, valutazione di progetto, sia la valutazione A2, valutazione standard, così come definito dalla UNI TS 11300-2. L'utilizzo del software è gratuito ed è disponibile nella sezione Docetlab, in continuo sviluppo.

Su Xclimaeurope potete trovare anche applicazioni a supporto del metodo di calcolo Casaclima, come
ProCasaClima 2009 Free, strumento di analisi gratuito e limitato per effettuare il calcolo del fabbisogno termico per il riscaldamento di un edificio, utilizzato per la classificazione energetica CasaClima.

Nella piattaforma anche notizie ed eventi per approfondire e restare aggiornati, inoltre potete trovare Xclimaeurope anche su Facebook e su Youtube con il canale Xclimamedia.